Il museo della cittadella di Damasco: introduzione

siria-damascoLa città vecchia di Damasco contiene numerosi siti archeologici, tra cui alcune moschee e musei. Molte sono le culture che hanno lasciato il segno in Siria, soprattutto quella romana-bizantina e quella islamica. Nel 1979, il centro storico della città, circondato da mura di epoca romana, è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Il 20 giugno 2013, l’UNESCO ha inserito tutti i siti siriani in pericolo nel suo patrimonio mondiale al fine di avvertire dei rischi cui essi sono esposti a causa della guerra civile in Siria.

La storia ci dice che dopo la conquista da parte degli Arabi, la sezione di sinistra della città di Damasco venne riservata ai musulmani. In questa zona c’è proprio la Cittadella (nota in arabo come al-Qalha), al cui interno ci sono delle moschee, tra cui, la Moschea degli Omayyadi e quella di Nur-ad-Din, varie madrase, tra cui quella di Al-Adiliyah e di Al-Zahiriyah, oltre che dei templi (in particolare sono molto belle le rovine del tempio di Giove) e dei musei. Tra di essi, all’interno del  maristan Nur-ad-Din, che dal 1154 fino al 1978 ospitò l’omonimo ospedale, vi è il museo arabo di storia medica e scientifica, mentre all’interno del palazzo Azem vi è il museo delle Arti e delle Tradizioni Popolari.

I musei ci aiutano a capire e comprendere meglio la storia e la cultura araba, un popolo tra i più affascinanti in assoluto, che oggi è sui titoli di ogni quotidiano del mondo a causa della terribile guerra di Siria, che ha provocato migliaia di morti e che non accenna ancora a finire.

Damasco è una città sensazionale dal punto di vista architettonico e i musei della cittadella, insieme a tutte le altre principali cose da non perdere, ne sono il vero punto di forza.